110+ Statistiche e Curiosità sulla Musica: le Più Sorprendenti al 2025

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Se sei un grande appassionato di quest’arte, allora non puoi proprio perderti questa nostra guida dedicata alle 110+ statistiche e curiosità sulla musica.

Oggi, è parte integrante della nostra quotidianità e, per certi versi, la diamo pure per scontata.

Però, il fatto di avere disponibili sui nostri device milioni di brani accessibili 24/7, è stato un processo decisamente lungo.

Sei curioso di sapere qual è stata la sua evoluzione? Allora, eccoti servito!

Importanti premesse prima di tuffarci nelle 110+ statistiche e curiosità sulla musica

La musica è un fenomeno che esiste sin dalla comparsa di noi esseri umani su questo pianeta ed è, insieme alle altre arti, uno dei tratti distintivi della nostra specie.

Infatti, la musica – al pari della pittura, scultura e, più recentemente, della letteratura – è “astrazione, ovvero un modo per raffigurare e/o esprimere sul piano reale dei concetti, ma anche emozioni e sensazioni.

Per quanto intelligenti possano essere determinate specie animali, gli unici in grado di ragionare ed esprimersi secondo astrazione siamo solo noi esseri umani.

Detto ciò, in questa guida dedicata alle 110+ statistiche e curiosità sulla musica, noterai come, nel corso degli anni, non sono cambiate solo le modalità di espressione, ma anche i motivi per cui è stata e viene tutt’ora realizzata.

Dato che c’è parecchia “carne al fuoco”, non indugiamo oltre e tuffiamoci subito in questo viaggio che, a nostro avviso, ti lascerà di stucco.

Statistiche e curiosità sulla musica: cenni storici

Iniziamo questa guida sulle 110+ statistiche e curiosità sulla musica, scopriamo insieme come si è evoluta nel corso dei millenni e dei secoli passati.

1. Preistoria e civiltà antiche

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1. La musica ha origini ancestrali che risalgono alla preistoria e accompagna l’essere umano sin dalla sua comparsa nel pianeta.

2. Il primo strumento musicale in assoluto è stato, chiaramente, la voce.

3. Successivamente, nel corso del paleolitico, l’essere umano ha elaborato dei rudimentali strumenti a percussione, ovvero realizzati con denti di animale legati tra loro, ma anche zucche vuote riempite di semi o piccoli sassi.

4. Sempre nello stesso periodo, comparvero anche degli strumenti detti “raschiatori”.

5. Invece, intorno al 2000 a.C., l’essere umano iniziò ad utilizzare le annotazioni musicali incise su tavolette di argilla, nei dintorni della Mesopotamia.

6. Secondo alcuni reperti archeologici, queste annotazioni riportavano delle armonie realizzate in base agli intervalli di terza, nonché riportanti la scala diatonica, utilizzata anche al giorno d’oggi.

7. I primi veri e propri brani scritti realizzati dall’essere umano furono i “Canti Hurriti” che risalgono al 1400 a.C. circa.

8. Presumibilmente, i primi strumenti musicali in grado di produrre note ben distinte furono le lire, i cui resti archeologici vennero trovati nell’area dell’odierno Iraq.

9. Il primo inno della storia era composto da 250 versi cantanti ed era un omaggio alla città di Babilonia, al fiume Eufrate, alla bellezza della natura che circondava la città e all’importante ruolo ricoperto dalle donne, specialmente le sacerdotesse.

10. Anche gli antichi egizi avevano grande considerazione della musica che, secondo la loro tradizione, era legata alla divinità Thot.

11. In quest’area, comparvero dapprima strumenti rudimentali a percussione e a sfregamento, quali sonagli, tavolette e bacchette. In seguito, però, gli antichi egizi iniziarono a costruire anche i primi strumento a fiato e a corda, ovvero flauti, clarinetti, arpe e lire.

12. Pur non essendo mai stato trovato alcuno spartito, gli studiosi sostengono che tale civiltà fosse solita comporre musica sfruttando la scala pentatonica, ancora molto utilizzata ai giorni nostri (in special modo nel blues e nel rock).

13. Per quanto riguarda l’Antica Grecia, tale civiltà aveva sviluppato un proprio sistema di annotazione musicale e i principali strumenti utilizzati consistevano in doppi pifferi e cornamuse.

14. Gli Antichi Greci conoscevano già il concetto di armonia, a giudicare da diverse fonti storiche che testimoniano l’esecuzione di più note all’unisono.

15. Anche l’Antica Roma poteva vantare solide conoscenze in ambito musicale, in special modo grazie agli studi compiuti dal filosofo Boezio.

2. Medioevo e Rinascimento

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16. L’attuale annotazione musicale che utilizziamo ancora oggi (quindi, Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si) è stata ideata proprio in questo periodo storico dal monaco Guido d’Arezzo.

17. All’epoca, i musicisti professionisti (se così li possiamo definire) venivano chiamati “trovatori” e, i più noti, sono Bernard de Ventadorn, Jaufré Rudel, Raimbaud de Vaqueiras e Guglielmo IX d’Aquitania.

18. Nel Rinascimento, si assistette ad una vera e propria evoluzione della musica, grazie allo sviluppo della così detta “polifonia”.

19. Inoltre, sempre nel corso di questo particolare periodo storico, acquisì particolare rilevanza anche la musica non religiosa.

Statistiche e curiosità sulla musica: i grandi compositori del passato (Barocco, Classico e Romantico)

In realtà, con il termine “musica classica”, ci si riferisce impropriamente a 3 periodi storico-musicali ben diversi, ovvero Barocco, Classico e Romantico, proprio come spieghiamo nella nostra Top20 dei compositori di musica classica più influenti di sempre.

Anche se non ascolti tali generi, comunque la musica di oggi altro non è che una derivazione di quella composta negli ultimi 400 anni.

1. Barocco

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20. I musicisti più influenti del Barocco sono stati Antonio Vivaldi, Tomaso Albinoni, Domenico Scarlatti, Claudio Monteverdi, Johan Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel ed Henry Purcell.

21. Tra le composizioni più famose, troviamo le “Quattro Stagioni” di Vivaldi, il “Clavicembalo Ben Temperato”, le partite, le sonate per violino solo di Bach e i “Funerali della Regina Maria” di Purcell.

22. A proposito di quest’ultima composizione, una versione realizzata con il sintetizzatore è stata usata in tempi recenti come brano d’apertura del famoso film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick.

2. Classico

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23. Per quanto riguarda il periodo classico, invece, i compositori degni di nota sono Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig Van Beethoven, Antonio Salieri, Gioacchino Rossini e Franz Joseph Haydn.

24. Restando in tema di curiosità, è bene sapere che Gioacchino Rossini cessò relativamente presto la sua carriera di musicista per dedicarsi ad un’altra sua grande passione, ossia la cucina (scrisse pure diversi libri di ricette).

25. In ambito cinematografico, il film del 1984 “Amadeus” di Miloš Forman narra la storia della presunta rivalità tra Mozart e Salieri, sebbene diverse fonti storiche sostengano che, probabilmente, i 2 musicisti non si incontrarono mai di persona.

26. “Amata Immortale” è un film del 1995 che narra la storia di Beethoven, incentrandosi sulle 3 lettere scritte dal noto compositore tedesco e dedicate ad una donna la cui identità rimane tutt’ora sconosciuta.

27. Alcuni sostengono che queste 3 lettere dedicate, per l’appunto, alla sua “amata immortale” furono un omaggio alla musica e non ad una reale donna in carne ed ossa.

3. Romantico

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28. Infine, parlando del periodo romantico, vale la pena sottolineare che tale periodo storico è caratterizzato in larga parte dal virtuosismo, ossia l’estremizzazione delle capacità tecniche ed esecutive.

29. I principali esponenti di questo periodo furono Niccolò Paganini, Franz Liszt, Franz Schubert, Sergei Rachmaninov e Giuseppe Verde.

30. A proposito di Paganini, il noto violinista italiano è stato una grande fonte di ispirazione anche per numerosi musicisti contemporanei, in special modo i chitarristi, quali Yngwie Malmsteen e Jason Becker, senz’altro 2 “guitar hero” per eccellenza.

Statistiche e curiosità sulla musica: strumenti musicali moderni e contemporanei

Come già anticipato all’inizio di questa guida sulle 110+ statistiche e curiosità sulla musica, i primi strumenti furono la voce umana, seguita da rudimentali percussioni.

A seguire, stati inventati primordiali strumenti a corda e a fiato che, ovviamente, hanno subito numerose evoluzioni nel corso del tempo.

1. Strumenti a corda

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31. Il liuto è, se così lo possiamo definire, il “genitore” della chitarra moderna ed è comparso per la prima volta nel 500-600 d.C. in Mesopotamia.

32. Fu diffuso in Europa dagli arabi, intorno al 1500 d.C. e riscosse sin da subito un grande successo.

33. Il suo calo di popolarità è dovuto proprio allo sviluppo della chitarra, i cui primi modelli a 6 corde furono inventati proprio a Napoli.

34. Questi ultimi, montavano 6 corde realizzare con i budelli ricavati dagli intestini degli ovini.

35. Successivamente, si passò da questo materiale al nylon, ancora oggi utilizzato per realizzare le corde delle chitarre classiche.

36. Viene stimato che il 10% della popolazione mondiale suoni – con più o meno regolarità – la chitarra classica.

37. Intorno al 1920, comparvero le prime chitarre acustiche che, a differenza delle classiche montavano (e montano tutt’ora) delle corde realizzate in acciaio.

38. Il primo produttore di questi modelli è stata la Martin & Company, un’azienda americana che, spinta dalle numerose richieste dei musicisti country, decise proprio di orientarsi verso l’utilizzo di tale materiale ferroso.

39. La prima chitarra elettrica della storia, ovvero la ES 150, è stata realizzata nel 1935 dalla Gibson, azienda fondata dal liutaio statunitense Orville Gibson.

40. L’azienda è tutt’ora in attività e, ad oggi, è da ritenersi uno dei marchi di chitarre più blasonati in assoluto.

41. I suoi modelli più noti sono la Gibson “Les Paul”, la “SG” (o “diavoletto”), così come la “Flying V” e la “Explorer”.

42. Nel 1958, invece, arrivò sul mercato la Broadcaster, un prototipo costruito da Leo Fender, un tecnico di amplificatori.

43. A differenza della Gibson ES 150 che presentava comunque una cassa armonica (quindi una chitarra così detta “semi-acustica”), la Broadcaster aveva un corpo solido.

44. Questo modello ebbe notevole successo e, nel giro di poco tempo, venne migliorato, divenendo la famosa Telecaster, utilizzata e presente in commercio ancora oggi.

45. Poco tempo dopo, la Fender realizzò un altro modello iconico: la Stratocaster. A differenza della Telecaster e della Gibson, questo modello presentava la leva del tremolo e ben 3 pick-up, nonché la classica forma ergonomica che ha ispirato numerose altre aziende.

46. In tempi più recenti, fecero la comparsa anche altri brand, quali Jackson, Ibanes, Paul Reed Smith, Dean ed ESP, modelli utilizzati principalmente in ambito metal e hard rock.

47. La chitarra elettrica più costosa al mondo è la Martin D-18E appartenuta a Kurt Cobain (Nirvana), dal valore di oltre 6 milioni di dollari. È seguita dalla Fender Stratocaster nera di David Gilmour (Pink Floyd) che vale più di 3milioni e 900mila dollari.

48. Nel mondo, le persone che suonato la chitarra elettrica sono circa 7-800 milioni.

49. Parlando di basso elettrico (il “fratello” della chitarra elettrica, diciamo così), invece, il primissimo prototipo della storia dotato di 4 corde (con la medesima accordatura del contrabbasso) risale al 1935, ad opera del musicista e inventore statunitense Paul Tutmarc.

50. Il primo modello prodotto prodotto in serie è stato il “Precision Bass”, prodotto dalla Fender (la medesima azienda che produce le famose chitarre) a partire dal 1951.

2. Strumenti a percussione

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51. In epoca moderna e contemporanea, lo strumento a percussioni per eccellenza è la batteria, inventata a meta del 1800 negli Stati Uniti.

52. A differenza di altri strumenti, però, il suo inventore rimane sconosciuto. Probabilmente, lo strumento che conosciamo oggi è il frutto di svariati esperimenti e tentativi compiuti da una moltitudine di musicisti e tecnici.

53. Sebbene questo strumento arrivò qui in Italia verso gli anni ’30 del secolo scorso, divenne di uso comune solo a partire dal secondo dopoguerra.

54. A proposito di fatti curiosi, devi sapere che il set di batteria più numeroso in assoluto è stato assemblato da Terry Bozzio, noto musicista turnista statunitense. Si tratta di oltre 100 pezzi disposti a 360° intorno allo sgabello.

55. I 2 batteristi famosi per aver eseguito un assolo di batteria su piattaforma rotante sono Tommy Lee (dei Mötley Crüe) e Joey Jordison (degli Slipknot).

56. L’assolo di batteria più lungo della storia suonato nel 2023 da Allister Brown è durato ben 150 ore e 1 minuto.

57. Il batterista più veloce al mondo è A. R. Pritish, in grado di raggiungere i 2300 “beat” al minuto.

58. Attualmente, il numero di batteristi totali al mondo si aggira sui 3 milioni e 300 mila.

5. Strumenti a tastiera

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59. Il pianoforte che conosciamo oggi deriva da clavicembalo, uno strumento estremamente popolare nel Barocco e nella prima metà del Classico.

60. La sostanziale differenza tra i 2 strumenti consiste nel modo in cui vengono fatte vibrare le corde. Il clavicembalo, infatti, le “pizzica”, mentre il pianoforte le percuote.

61. Uno dei grandi limiti del clavicembalo è proprio l’assenza di dinamicità del suono, dovuto proprio alle “pizzicate” sulle corde. In parole povere, il volume prodotto dal suono del clavicembalo rimane sempre uguale.

62. Il pianoforte, invece, si chiama così proprio perché consente di suonare sia “piano” (cioè a basso volume) che “forte” (ovvero ad alto volume). Non a caso, la sua peculiarità consiste proprio nella grande dinamicità del suono.

63. Il pianoforte fu inventato all’inizio del 1700 a Firenze da Bartolomeo Cristofori, un organaro e liutaio padovano.

64. Per essere precisi, però, Cristofori inventò il “fortepiano” che si differenzia dall’attuale pianoforte per alcuni dettagli tecnici, quali meccanica, timbro ed estensione della tastiera.

65. Inizialmente, il noto compositore Johan Sebastian Bach espresse pareri piuttosto negativi in merito ai fortepiano realizzati a partire dal progetto di Cristofori, salvo cambiare idea a seguito dell’apporto di alcune migliorie.

66. Il primo brano della storia composto specificatamente per pianoforte è la sonata “Opera 2, Numero 1” in Fa minore, pubblicata da Ludwig Van Beethoven nel 1796.

67. Il pianoforte più costoso al mondo è il Heintzman Crystal Piano, dal valore di oltre 3 milioni di dollari, realizzato in materiale acrilico trasparente.

68. Invece, quello più grande al mondo, pesa 1,4 tonnellate ed è lungo più di 5 metri, realizzato dal neozelandese Adrian Mann.

69. Quello più antico e tutt’ora funzionante ha oltre 300 anni ed è proprio uno dei fortepiano realizzati da Cristofori. Attualmente, si trova in esposizione al Metropolitan Museum di New York.

70. A proposito di record, il concerto realizzato con più pianoforti ha avuto luogo in Cina nel 2018 (oltre 500 pezzi e altrettanti pianisti).

71. Sono circa 40 milioni le persone nel mondo che suonano il pianoforte, sia a livello professionale, che amatroriale.

72. Per quanto concerne gli strumenti elettrici, la prima tastiera moderna è stata inventata a metà degli anni ’60 del secolo scorso da Robert Moog, inventore ed imprenditore statunitense.

73. A partire dagli anni ’70, comparvero anche le tastiere che emulavano l’organo a canne. Tuttavia, avevano un timbro caratteristico, diverso dal reale suono dello strumento analogico appena citato.

74. Per questo motivo, invece che essere usati nelle chiese e, più in generale, nei luoghi di culto (lo scopo per il quale erano stati realizzati), furono e sono tutt’ora impiegati in generi quali blues, jazz, rock e hard rock.

75. Le marche di organi elettrici più famosi sono Hammond, Vox e Farfisa.

76. Tra i gruppi moderni più famosi che fanno largo uso di tastiere ed organi elettronici troviamo i Pink Floyd, Deep Purple, Yes, Genesis, Emerson, Lake & Palmer, Fleetwood Mac, Dream Theater e Symphon X.

Statistiche e curiosità sulla musica: l’amplificazione

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77. Il primo prototipo di microfono della storia è stato inventato nel 1877 negli Stati Uniti da Emile Berliner, un ingegnere di origine tedesche espatriato proprio in questo paese.

78. Si trattava di un modello “a carbone”, utilizzato prevalentemente in ambito telefonico.

79. Nel 1897, invece, Ernst Siemens (colui che fondò l’omonima azienda tutt’ora in attività) inventò il microfono dinamico, caratterizzato dalla classica forma “a gelato”, ancora oggi utilizzato nel corso delle esibizioni dal vivo.

80. Intorno al 1920, poi, Georg Neumann inventò il primo microfono a condensatore, usato principalmente nelle attività di registrazione in studio.

81. A tal proposito, la “svolta” avvenne nel 1947, grazie al modello Neumann U47 che ha fissato una sorta di “standard” in questo campo. Infatti, la versione contemporanea è da considerarsi uno dei migliori microfoni per cantare, proprio come spieghiamo nella nostra guida approfondimento.

82. Parlando di strumenti musicali, il primo amplificatore per chitarra è stato inventato agli inizi degli anni ’30 da George Beauchamp e Adolph Rickenbacker.

83. Tra l’altro, questi ultimi fondarono proprio l’azienda Rickenbacker, tutt’oggi in piena attività e famosa per la produzione di chitarre e bassi elettrici.

84. Negli anni successivi, debuttarono sul mercato anche gli amplificatori prodotti da Fender, Marshall, Orange e Mesa Boogie.

85. Il primo concerto della storia interamente amplificato si è tenuto nel 1965 presso lo Shea Stadium dei New York. Ad esibirsi in tale occasione furono i Beatles.

86. Invece, il concerto più rumoroso in assoluto è stato quello del gruppo norvegese Sleazy Joe che, nel 2008, superò i 143 decibel.

87. Il primo effetto per chitarra elettrica (e tutt’ora ritenuto il più iconico) fu l’overdrive, seguito dalla distorsione.

88. In passato, per ottenere tale effetto, era necessario saturare il suono aumentando sia il “gain”, che il “master” in uscita.

89. Inizialmente, i chitarristi erano soliti collegare insieme più testate, proprio al fine di ottenere quanta più potenza possibile.

90. In gergo, ciò viene detto “wall of amps”, ossia “muro di amplificatori”. Uno dei chitarristi più noti per questo set-up è stato Angus Young degli AC/DC, band in cui ha militato Bon Scott, uno dei cantanti australiani più famosi al mondo.

91. Tuttavia, il record mondiale per numero di testate collegate in serie è stato raggiunto da John Locker, tastierista statunitense e membro della band Nazareth (oltre 80 pezzi).

Statistiche e curiosità sulla musica: gli artisti odierni

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92. L’artista musicale più pagata della storia della musica è Taylor Swift – una delle cantanti femmine americane più famose – che è riuscita a guadagnare 185 milioni di dollari nel corso di un solo anno (dal 2018, al 2019).

93. Invece, il gruppo che ha riscosso più guadagni sono stati i Genesis, che hanno toccato i 230 milioni di dollari.

94. La cantante meno pagata in assoluto è stata Clare Torry, celebre per aver registrato l’assolo vocale nella traccia “The Great Gig in The Sky” dei Pink Floyd. Infatti, fu pagata solo qualche decina di sterline.

95. Parlando di tour, quello più oneroso è stato il “360° Tour” degli U2, tenutosi nel periodo 2010-2011 e costato ben 31 milioni di dollari.

96. Sempre a proposito di tournée, la più lunga in assoluto è stata “Tunnel of Love Express” di Bruce Springsteen, con 386 spettacoli in totale.

97. Il record mondiale di vendite discografiche è detenuto dai Beatles, con 600 milioni di unità (LR, album, singoli, raccolte, ecc.).

98. A proposito del celebre “Disco d’Oro”, il record è detenuto da Elvis Presley, assegnato ad 101 sue produzioni discografiche.

99. A raggiungere un record estremamente negativo e poco invidiabile sono stati i Great White, un gruppo metal statunitense. Nel 2003, in occasione della tappa presso lo Station Nightclub, un incendio provocò la morte di oltre 100 spettatori e il ferimento di oltre 200.

100. Curiosamente, il concerto che registrò il “flop” più disastroso fu quello dei Led Zeppelin tenutosi al Wheaton Youth Center nel 1969, a cui assistettero in totale circa 10 spettatori.

101. I 2 fratelli Michael e Janet Jackson presero parte al video musicale più costoso della storia, ossia “Scream” che, nel 1995, costò ben 7 milioni di dollari (circa 14 milioni al 2025).

102. L’unico gruppo della storia ad aver suonato in tutti i continenti del pianeta Terra sono i Metallica che, nel 2013, suonarono sull’isola King George, situata presso le isole Shetland Meridionali, a pochi chilometri dall’Antartide.

103. Il concerto più breve di tutta la storia della musica moderna è stato tenuto dagli Who nel 2007, che durò solo 13 secondi a causa di una bronchite che colpi il vocalist Roger Daltrey, uno dei cantanti inglesi più famosi al mondo.

Statistiche e curiosità sulla musica: diffusione nell’era analogica e digitale

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104. Il primo supporto dedicato alla diffusione musicale è stato il vinile, inventato nel 1948 dalla Columbia Record (un LP da 12 pollici, contenente fino a 22 minuti di musica per lato).

105. Il primo brano ad essere registrato su tale supporto fu il Concerto in mi minore di Mendelssohn, eseguito dal violinista solista Nathan Milstein e dalla New York Philharmonic.

106. Successivamente, nel 1963, l’ingegnere e inventore della Philips Lou Ottens inventò la prima musicassetta.

107. Il gruppo inglese Bow Wow Wow fu il primo in assoluto ad aver utilizzato questo supporto per l’incisione del singolo “C·30 C·60 C·90 Go”, nel 1980.

108. La Philips, in collaborazione con la Sony, inventò pure il CD-Rom, immesso sul mercato giapponese nel 1982 e in quello americano ed europeo nel 1983.

109. Il primo lavoro registrato su CD-Rom furono i waltzer di Chopin, suonati dal pianista cileno Claudio Arrau.

110. Per quanto concerne il mondo digitale, nel 1993 fu inventato il formato “MP3”, ad opera della Fraunhofer Society, un’organizzazione tedesca che, al suo interno, comprende decine di istituti di ricerca diversi.

111. Fu una versione “a cappella” della canzone “Tom’s Diner” di Suzanne Vega , la prima ad essere registrata proprio in MP3.

112. Il primo grande scandalo della storia riguardante gli MP3 fu quello di Napster, una piattaforma che permetteva lo scambio gratuito (qindi, violando i diritti d’autore) di brani registrati in questo formato.

113. La vera svolta avviene nel 2006, anno in cui viene lanciata la prima release di Spotify, la piattaforma di distribuzione musicale più nota al mondo.

114. Al 2025, i suoi iscritti totali sono oltre 275 milioni distribuiti su 180 paesi del mondo.

115. Il 2015, invece, è l‘anno in cui vengono lanciate Apple Music e YouTube Music.

116. La prima può vantare 93 milioni di iscritti, mentre la seconda e ha – più o meno – 125 milioni.

117. Il range di età media degli utenti che ascoltano la musica tramite le piattaforme di streaming va dai 18 ai 35 anni.

118. Si ritiene che il primo brano caricato su una piattaforma di distribuzione musicale in streaming (Spotify) sia stato il Requiem in Re Minore di Mozart.

119. L’artista più ascoltata su Spotify è Taylor Swift che, al 2024, vantava oltre 26 miliardi di ascolti totali.

110+ statistiche e curiosità sulla musica: recap conclusivo

  • Le numerosi fonti storiche e archeologiche confermano che le origini della musica risalgono alla preistoria, dati i numerosi reperti portati alla luce.
  • Il primo strumento in assoluto è stata, chiaramente, la voce umana, utilizzata non solo per la comunicazione quotidiana tra gli individui, ma anche per esprimersi secondo “astrazioni”.
  • Successivamente, fecero la loro comparsa rudimentali strumenti a percussione, seguiti da quelli a raschiamento.
  • Poi, arrivarono i primissimi strumenti a fiato, utilizzati per comporre melodie che, curiosamente, seguivano alcuni principi di teoria musicale sfruttata anche ai giorni nostri.
  • Detto ciò, i periodi più importanti che riguardano l’evoluzione della musica (in special modo in relazione alla teoria e all’annotazione scritta di quest’ultima) sono stati il Medioevo, il Rinascimento, così come il Barocco, Classico e Romantico.
  • Non solo, nel corso di queste importantissime fasi c’è stata un’evoluzione parallela dei principali strumenti musicali acustici (svariati tipi di flauti, ma anche strumenti ad arco, a corda e quelli a tastiera, dal clavicembalo al pianoforte) conosciuti al giorno d’oggi.
  • In ambito moderno e contemporaneo, la scoperta dell’elettricità e l’industrializzazione hanno permesso lo sviluppo di quelli che sono gli strumenti utilizzati nel presente, come la chitarra e il basso elettrico, piuttosto che le tastiere e, più i generale, tutto ciò che riguarda l’amplificazione.
  • Infine, per concludere questa guida sulle +110 statistiche e curiosità sulla musica, vale la pena citare brevemente anche le modalità di diffusione. Un tempo, si poteva ascoltare la musica solamente partecipando di persona ad un concerto.
  • Con il passare degli anni, però, sono nati diversi supporti. Il primo è stato il vinile, seguito dalle musicassette, dai CD-Rom, dagli MP3 e, infine, dalla musica trasmessa in streaming su piattaforme come Spotify, Apple Music e YouTube Music.

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