Ti sei mai chiesto qual è stato il primo social network della storia? Beh, se sei giovane, molto probabilmente la denominazione “SixDegrees.com” non ti dice nulla.
In realtà, però, si tratta della “pietra miliare” che ha permesso la creazione delle piattaforme che oggi diamo per scontate.
Se vuoi saperne di più, non perdiamo altro tempo prezioso ed entriamo subito nel vivo del topic.
Chi ha creato il primo Social Network SixDegrees?

Il primo social network della storia, ovvero SixDegrees, è stato creato nel lontano1997 da Andrew Weinreich, un imprenditore statunitense molto attivo nell’ambito informatico.
Ha deciso di servirsi di tale denominazione prendendo ispirazione dalla teoria dei sei gradi di separazione, elaborata agli inizi del ‘900 dallo scrittore e psicologo Frigyes Karinthy.
Tale teoria, dunque, sostiene che ogni individuo è “separato” dagli altri proprio in virtù di 6 “distanze”.
Di conseguenza, Andrew Weinreich ha creato SixDegrees con lo scopo di facilitare la comunicazione con gli altri, coltivare relazioni e ampliare la propria rete sociale.
Come funzionava il primo Social Network SixDegrees?

Sebbene vi erano le dovute differenze, SixDegrees non funzionava in modo poi così diverso dall’odierno Facebook, uno dei social network più utilizzati in questo nostro presente.
Permettici, però, di spiegarci meglio.
In pratica, SixDegrees sfruttava la cosiddetta “tecnologia del motore di connessione” che, per l’appunto, permetteva agli iscritti di avvalersi delle proprio relazioni personali e professionali per acquisire nuovi contatti, condividere informazioni e creare diverse community in base ad interessi specifici.
All’atto pratico, il primo social network SixDegrees.com dava modo ai suoi utenti di creare un profilo, inviare messaggi e pubblicare elementi sulla bacheca a iscritti rientranti nel:
- primo grado: cioè quegli individui che si conoscono “di persona”, come si suol dire.
- secondo grado: questi invece, erano quelli conosciuti indirettamente.
- terzo grado: possiamo definire questi come gli “amici degli amici”, il medesimo principio che consentiva all’iscritto di raggiungere anche tutti i rimanenti gradi (il quarto, il quinto e il sesto).
SixDegrees: evoluzione del primo Social Network

A proposito di statistiche e fatti sui social media, nel giro di poco tempo SixDegrees raggiunse il suo apice di oltre 3 milioni e mezzo complessivi.
Come prevedibile, la maggior parte di questi erano ragazzi e giovani adulti, di cui molti non arrivavano ai 30 anni di età.
Insomma, parliamo di un periodo storico in cui il così detto “Internet di massa” era ancora un fenomeno piuttosto limitato.
Detto ciò, SixDegrees non ebbe il successo sperato anche perché la rete era decisamente poco performante. In certi casi, il caricamento di una singola pagina poteva richiedere anche diversi minuti.
Proprio per questo motivo, il suo creatore decise di venderlo nel 2000 alla YouthStream Media Networks che decise di chiuderlo poco dopo.
Fu rilanciato nel 2001, anche per competere con un altro social nato in quegli anni, ossia Friendster che, tra l’altro, è attivo ancora oggi.
Le cause della “caduta” del primo Social Network

Essenzialmente, il “fallimento” di SixDegrees fu causato dalle sue funzionalità piuttosto limitate, specie se confrontate a quelle di Facebook, lanciato solo qualche anno più tardi.
Non solo, un’altra causa è da ricondursi proprio alla sua “precocità” e l’aver “preceduto i tempi”, se così possiamo dire.
In parole povere, come già accennato poco fa, è stato lanciato quando la rete non era pronta per via dei suoi limiti tecnici.
Proprio per questo, a cavallo tra la fine del 1900 e gli inizi degli anni 2000, gli utenti erano relativamente pochi e solo una piccola percentuale di essi sfruttava la rete per “passatempo”.
Senza tenere conto del fatto che, oltre a non esserci ancora i device mobili, mediamente si possedeva solo un computer per famiglia.
La grande eredità di SixDegrees, il primo Social Network della storia
Sebbene, a prima vista, il lancio di SixDegrees appaia come un clamoroso “buco nell’acqua”, in realtà le cose stanno in modo ben diverso.
Infatti, il “concept” che stava alla base della sua progettazione è stato poi ripreso da tutte le piattaforme che hanno fatto il loro debutto negli anni successivi.
Facebook, certamente, ma anche X (una volta conosciuto come “Twitter”), Instagram, Telegram e via dicendo.
Chiaramente, questi presentano notevoli migliorie rispetto al primo social network della storia ma, di fondo, seguono i medesimi principi basilari.
Insomma, se non ci fosse stato SixDegrees, oggi non esisterebbero nemmeno gli altri che utilizziamo nel quotidiano, un po’ dandoli “per scontati”.
SixDegrees, il primo Social Network in assoluto: conclusioni
- Il primo social network della storia fu SixDegrees.com, lanciato nel 1997 dall’imprenditore statunitense Andrew Weinreich, molto conosciuto nell’ambito informatico.
- La denominazione della piattaforma traeva spunto dalla teoria dei “6 gradi di separazione”, elaborata agli inizi del secolo scorso dallo scrittore e psicologo Frigyes Karinthy.
- Molto semplicemente, quest’ultima sostiene che ogni individuo è “separato” dagli altri proprio in virtù di 6 “distanze” o “gradi”.
- Detto ciò, il funzionamento di SixDegrees non era poi così diverso dagli attuali social, Facebook in primis. In pratica, dava modo ai suoi utenti di creare un profilo, inviare messaggi e di pubblicare elementi sulla bacheca di iscritti rientranti nel primo, secondo e terzo grado.
- Il quarto, il quinto e il sesto, poi, venivano raggiunti grazie al meccanismo degli “amici degli amici”.
- Purtroppo, però, questa piattaforma ebbe vita breve proprio perché fu lanciata precocemente, in un contesto storico in cui la rete era ancora poco performante.
- Inoltre, non esistevano i device mobili, si possedeva in media un solo computer per famiglia e gli utenti complessivi erano molti, ma molti di meno rispetto ad oggi.
- Nonostante ciò, se SixDegrees non fosse mai esistito, probabilmente oggi non avremmo Facebook, Instagram e tutte le altre piattaforme che utilizziamo nel quotidiano.





